15/11/10

Parc Güell a Barcellona: l’espressione massima del modernismo

Virtual Tour Parc Güell



Park Güell è una tappa obbligata del vostro itinerario. Intuizione del finanziere Eusebi Guell che negli anni '20 commissionò proprio a Gaudì, il progetto della costruzione di una "città parco" in una delle sue grandi proprietà. Diviene parco municipale a causa di mancanza di fondi. Gaudì così pensò di realizzare una lottizzazione in mezzo a un parco, con le forme della natura, applicando tutta la sua esperienza e fantasia in creature artistiche ma provate prima. Il progetto nasce da un’idea di curve dove tutto è ondeggiante e contorto
 fino a creare un'atmosfera fantastica. Dell' originario progetto di 60 Ville, quasi nulla fu portato a termine.  Bellissime la scalinata ornata dal celebre dragone ricoperto da mosaico di maiolica e la  Sala delle Colonne. 


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Parc Guell è forse tra le opere compiute di Antoni Gaudì quella più grande e impegnativa; sicuramente per questo risulta essere agli occhi dei visitatori inesperti espressione dell' arte intera dell' architetto di Dio, come veniva nominato ( ricordiamo che per Gaudì è stato aperto nel 1998 un processo di beatificazione)
Parc Güell
è l'opera alla cui realizzazione Gaudì si dedicò dal 1900 al 1914, progettato in una collina tra l' Eixample e il Tibidabo.
Park Güell fu l’ennesimo progetto che Gaudì realizzò per il suo mecenate, l'industriale Eusebi Güell y Bacigalupi, e che i due insieme concepirono non come un parco o un giardino pubblico (come suggerirebbe il nome), ma più come una città giardino.
Gli abitanti di Barcellona non accolsero  con molto entusiasmo l’idea di Güell tanto che solo 2 dei 60 lotti realizzati ( erano quindi previste in progetto 60 ville) furono acquistati e il progetto venne  di conseguenza accantonato per mancanza di fondi nel 1914.
In una delle due case già costruite si trasferì quindi Gaudì con il padre e la figlia della sorella e ci rimase finchè non si trasferì definitivamente nel cantiere della Sagrada Familia dove praticamente visse lavorando 24 ore al giorno fino alla sua morte.
Nel 1922 il comune di Barcellona comprò la proprietà decidendo di cambiarne il progetto, e di affidarne a Gaudì stesso la trasformazione della città-giardino in parco pubblico. 




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Gaudì realizzò quest'opera dando libero sfogo alla propria fantasia e ricalcando la struttura di un paesaggio naturale: vi si trovano, infatti, fontane, grotte, colonne-albero e arcate artificiali di roccia. 
Le mura di cinta furono costruite seguendo il profilo sinuoso dei molteplici cambi di pendenza della montagna sulla quale è costruito il parco, creando così un profilo ondulato della struttura. Non è la natura che si adatta spesso violentemente alla volontà dell' uomo, ma è l' uomo che in base alla natura circostante interviene, adattando la propria opera alle circostanze presenti.
Le mura  furono inoltre ricoperte da frammenti di ceramica rossi e bianchi che svolsero al contempo la funzione di decorazione e d'impermeabilizzazione (il muro fu costruito con un materiale alquanto scadente) e protezione del muro nei confronti di eventuali intrusioni.
L' ingresso avviene attraverso una portineria tutta curve e decorata da una torre interamente in maiolica colorata, oltre la quale una doppia scalinata simmetrica, ornata dal celebre dragone, sale alla sala coperta, che secondo il progetto avrebbe dovuto accogliere gli spazi in comune della città-giardino. 
La sala  è costituita da 84  colonne dorico-greco (e anche egizie) , inclinate nella fila esterna appositamente per sorreggere  il soffitto ondulato ricoperto da molteplici frammenti di ceramica policroma. 


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A guardia dell’entrata della sala due draghi, simboli di Barcellona, in realtà, nascondono due enormi cisterne per la raccolta dell’acqua piovana con la quale viene mantenuta la verdeggiante vegetazione del Parco.
La copertura costituita da una cupola e da una  terrazza circolare soprastante racchiusa da una interminabile panchina ricoperta anch'essa da un bellissimo mosaico multicolore; infatti è punto centrale del parco e funge da "piazza mercato", concepita come luogo d’incontro per tutti gli abitanti del borgo giardino nonché come luogo di rappresentazioni teatrali e manifestazioni culturali.
Da quì ha inizio un sentiero che arriva in cima alla collina dove era prevista la capella del quartiere.
Tutto è perfettamente integrato nel paesaggio.
Come ogni opera di Gaudì, Parc Güell contiene anticipazioni ed esplorazioni dei nuovi stili e correnti artistiche dell’Europa.Se si considerano le decorazioni di "ceramica frammentata" soprattutto nell’ornamento del sedile, si noterà la loro analogia con i collages dei futuri Dadaisti.



L' uso di materiali poveri, fece anticipare a Gaudì intuizioni e idee dei futuri cubisti, Picasso e Mirò. Gaudì inserì poi numerosi elementi architettonici che si confondono con il verde del paesaggio, con lo scopo di unire l'opera umana a quella della natura (creata da Dio). Questo è un tema ricorrente nell'arte di Gaudì, devoto e fedele della religione cattolica. Senza dubbio il sentimento ricorrente per i visitatori del parc Guell come di tutta l' opera di Gaudì, è un sentimento di contemplazione ammirata di un' arte originale come quella portata avanti dai modernisti catalani e in primis da Gaudì stesso.
Da non perdere una visita al museo dedicato a Gaudì e fatto erigere da un suo fedele allievo.
Come i più grandi artisti della storia sembrava realmente che Gaudì fosse la mano di Dio  nella creazione delle opere d' arte che ci ha lasciato. Si rimane esterrefatti a guardare la brillantezza dei mosaici colorati di vita; Si rimane a pensare come dal nulla si siano potute apparentemente capovolgere le leggi dell' architettura classica fino all' ora in voga. Un' architettura quella sviluppata nel Parc Guell da Gaudì che si potrebbe definire "Da Favola", quasi volesse alleggerire la vita quotidiana dell' uomo con la bellezza e l' armonia  fiabesca di ogni singola costruzione progettata. Entri al Parc Guell e rimani in ammirazione del creato umano; guardi con occhi accesi e il sorriso stampato in faccia che ti porterai dietro come ricordo della tua visita al parc Guell di Barcellona.


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Come arrivare:

con la metropolitana con la linea L3 scendendo alla fermata Lesseps oppure con gli autobus 24 o 25, seguendo poi le numerose indicazioni, in ogni caso è da mettere in conto una salutare salita, cui si puó ovviare però utilizzando le scale mobili all’aperto che portano praticamente all’entrata del parco.

Gli orari:

da novembre a febbraio dalle ore 10.00 alle ore 18.00,
da marzo ad ottobre dalle 10.00 alle ore 19.00,
da aprile a settembre dalle 10.00 alle ore 20.00,
da maggio ad agosto  dalle ore 10.00 alle ore 21.00.


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